Audizione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sul decreto-legge, in attesa del protocollo condiviso

Una occasione utile per ribadire la necessità di mettere in campo tutti gli strumenti disponibili per ridurre i rischi legati alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro a causa dei cambiamenti climatici. Nella giornata odierna, i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono stati ascoltati dalla commissione lavoro della Camera dei deputati sul decreto-legge 98/2023, il provvedimento urgente varato su iniziativa dei ministri Marina Calderone (lavoro) e Orazio Schillaci (salute) per fronteggiare l’emergenza caldo di luglio e di agosto. Il testo, però, è bene precisare, ha una portata più ampia, in quanto fa riferimento agli eventi atmosferici estremi. È sufficiente ricordare le giornate di agosto con l’Italia divisa praticamente in due, con al nord i danni ingenti per le grandinate, le piogge torrenziali e il vento e il sud alle prese con le ondate di calore. Il decreto-legge guarda soprattutto ad alcuni settori maggiormente esposti, come l’edilizia e l’agricoltura, prevedendo una disciplina in deroga fino al 31 dicembre. Obiettivo della stessa ministra Calderone è, però, quello di rendere strutturali tali modifiche. Resta in piedi la questione della definizione di un protocollo condiviso fra le parti sociali, rispetto al quale sindacati e associazioni datoriali torneranno a vedersi giovedì prossimo. Già a luglio, Cisl e Ugl avevano spinto per arrivare una intesa complessiva.