Il peso del patrimonio

Come per l’Assegno di inclusione, anche per l’accesso al Supporto per la formazione e il lavoro il richiedente deve essere in possesso di alcuni requisiti. In particolare, fra i requisiti soggettivi troviamo l’assenza di misure cautelari o di prevenzione o di sentenze definitive di condanna, anche per patteggiamento (articolo 444 e seguenti del Codice di procedura penale), intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta. Accanto ai requisiti soggettivi, la normativa prevede la sussistenza di alcuni requisiti patrimoniali. Con esclusione della casa di abitazione, il cui valore ai fini Imu non deve superare i 150mila euro, il richiedente non deve possedere un immobile con valore Imu superiore a 30mila euro. Il valore del patrimonio immobiliare (conto corrente) non può superare i 6mila euro; in aggiunta sono considerati altri 2mila euro per ogni componente del nucleo familiare dopo il primo, fino ad un massimo di 10mila euro. Nel caso dell’Assegno di inclusione, il tetto è ulteriormente incrementato in presenza di minori (mille euro), di disabili (5mila euro) e di disabilità grave (7.500 euro). È possibile possedere autoveicoli di cilindrata massima di 1.600 cc o di motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, tenendo conto anche della data di prima immatricolazione (nei 36 mesi antecedenti la richiesta). Non è ammesso il possesso di navi, imbarcazioni da diporto e aeromobili di qualsiasi genere. Non si può presentare domanda in caso di dimissioni volontarie, salvo se per giusta causa.