Usa a Nord Corea «Cessare negoziati su armi con Russia»

«Si stanno creando contatti a diversi livelli». Le parole di oggi del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, suonano come un’ammissione rispetto all’allarme lanciato nelle scorse ore dagli Stati Uniti. Durante un briefing virtuale con un gruppo ristretto di giornalisti, infatti, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, aveva riferito della possibilità di relazioni molto strette tra la Russia e la Corea del Nord. «Abbiamo informazioni fondate – aveva spiegato Kirby – sul fatto che Vladimir Putin e Kim Jong-un stanno comunicando da mesi sulla fornitura di armi della Corea del Nord a Mosca e queste comunicazioni porteranno nelle prossime settimane all’invio da parte di Pyongyang di migliaia di munizioni e altri equipaggiamenti militari». Mosca, da parte sua, sembra confermare le informazioni statunitensi. Peskov ha così ricordato che la Russia considera la Corea del Nord «un vicino molto importante» con cui mantenere «buone relazioni», che intende «sviluppare ulteriormente». La circostanza preoccupa Washington. La portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, condannando l’ultimo lancio di missili balistici (il test, ha fatto sapere il regime nordcoreano, ha simulato attacchi nucleari su obiettivi militari in Corea del Sud), ha anche esortato la Corea del Nord «a cessare i negoziati sulle armi con la Russia». Intanto, anche dai media turchi arrivano conferme sull’ipotesi di incontro tra Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin il 4 settembre a Sochi, vertice che avrà al centro dell’agenda la questione relativa all’accordo sul grano.