Il presidente del Consiglio in visita nel Comune campano teatro di abusi su due bambine

«Io penso che uno Stato serio ed una politica coraggiosa devono mettere la faccia sulle cose difficili da risolvere assumendosene la piena responsabilità. Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo vuol dire che qui si è consumato uno fallimento da parte dello Stato, nonostante gli sforzi che sono stati fatti». Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha spiegato così il senso della visita a Caivano, di recente teatro di ripetuti abusi sessuali su due bambine da parte di un gruppo di adolescenti, avvenuti al Parco verde. «Il territorio di Caivano sarà radicalmente bonificato», ha assicurato Meloni. La premier ha dapprima incontrato il parroco Maurizio Patriciello e il prefetto di Napoli, Claudio Palomba (presenti anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e quelli dell’Istruzione Giuseppe Valditara e dello Sport Andrea Abodi), per poi partecipare ad una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica all’istituto scolastico Francesco Morano. «Siamo qui per manifestare la solidarietà a vittime innocenti» – ha chiarito Meloni durante il punto stampa –, ma anche la «presenza seria, autorevole, costante dello Stato che in territori come questo non sono stati sufficientemente percepiti e forse non sufficientemente presenti». «Partendo da questo territorio che oggi è conosciuto per le sue problematiche – ha quindi aggiunto, promettendo la riapertura del centro sportivo entro primavera – l’obiettivo è che domani sia un modello. Questo è l’obiettivo del governo con la collaborazione di tutte le istituzioni. Le direttrici della nostra azione si basano sulla fermezza dello Stato contro la criminalità e contro la droga».