L’intervista al Sole 24 Ore del presidente del Consiglio. Sulla Via della Seta: «Non prevedo che il nostro rapporto con la Cina diventi complicato»

Manovra, banche, ma anche le relazioni internazionali, in particolare quella con la Cina. Questi, in sintesi, i principali temi affrontati dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’intervista al Sole 24 Ore. «In Cdm non ho parlato di risparmi, ma di miglior utilizzo delle risorse. E comunque è presto per anticipare le misure. Ne stiamo ancora discutendo con il ministro dell’Economia e con i ministri. Tra gli obiettivi comunque c’è sicuramente quello del taglio del cuneo fiscale», ha spiegato la premier. Per quanto riguarda la tassa sugli extraprofitti delle banche, ha spiegato ancora Meloni, «sul piano politico mi sono assunta la responsabilità della decisione. Tassare quel margine è una cosa di buon senso. Non c’entra con certi commenti che ho letto, “volete tassare la ricchezza guadagnata”. Io non tasserò mai il legittimo profitto imprenditoriale e agirò sempre per aiutare a creare ricchezza. Però non intendo difendere le rendite di posizione». Altro nodo fondamentale è, appunto, quello relativo all’accordo sulla Via della Seta, che il governo non intende rinnovare. Ma Meloni al riguardo afferma di non prevedere «che il nostro rapporto con la Cina diventi complicato. Tra Roma e Pechino le relazioni sono antiche e ci sono grandi e reciproche convenienze, non solo in ambito commerciale. Penso ad esempio che la Cina possa essere un ottimo partner per il lusso italiano». «Il paradosso – ha quindi spiegato – è che siamo l’unico paese del G7 ad aver aderito alla Via della Seta, ma non siamo affatto il paese del G7 o il paese europeo con il maggior interscambio con la Cina. Il che dimostra come non ci sia un nesso tra le due cose. Ne parleremo con serenità e amicizia con il governo cinese e sono convinta che i nostri rapporti continueranno a essere solidi».