La donna ha chiesto di poter parlare con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

«Stiamo subendo minacce dal quartiere, hanno anche derubato mio figlio, quello che ha denunciato gli orrori, non mi sento al sicuro. Ho bisogno di parlare con la presidente Meloni, voglio parlare con lei». Così la madre di una delle due ragazzine, vittime di violenza sessuale a Caivano, in provincia di Napoli, dove domani è atteso il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha deciso di visitare il luogo dove si è consumata la violenza per dimostrare la vicinanza dello Stato alle vittime. La donna, che ha chiesto al premier di recarsi nella scuola frequentata dalle due ragazze, ha affidato il suo sfogo al legale, Angelo Pisani, denunciando che al figlio, «colui che per primo ha rotto il muro di omertà», è stato rubato anche lo scooter. Proseguono intanto le indagini. Una, condotta dalla Procura di Napoli Nord, vede indagati due maggiorenni, di 18 e 19 anni, entrambi a piede libero; la seconda, portata avanti dalla Procura minorile, sta vagliando la posizione di un numero imprecisato di indagati. Sarebbero una quindicina circa, secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla stampa.