La Santa Sede: «Dal Papa nessuna propaganda imperialista»

L’Ucraina sta facendo «di tutto per trascinare l’Occidente il più profondamente possibile in un conflitto con Mosca». A dirlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass. Una posizione netta che segue l’auspicio di ieri del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su una soluzione politica sulla Crimea preferibile ad una militare, pur tuttavia non aprendo ancora a dei veri e propri negoziati. Sul punto, poi, è tornato a gettare benzina sul fuoco, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza, Dimitri Medvedev, sul suo canale Telegram. Se la Russia subirà attacchi «concordati» con l’Occidente su tutto il suo territorio, incluso la Crimea, allora «le previsioni dell’Apocalisse si avvicinano», il suo ragionamento. Intanto sono diventate motivo di scontro le recenti parole di Papa Francesco, il quale, parlando ai giovani russi in occasione della Giornata mondiale della Gioventù li ha invitati ad essere orgogliosi della loro eredità storica, ricordando, tra le altre, le figure di Pietro il Grande e Caterina II. Kiev aveva già criticato le parole, mentre oggi Peskov ha osservato che «il Papa conosce la storia russa, e questo è molto positivo. È una storia che ha radici profonde». La Santa Sede ha però precisato che «nelle parole di saluto rivolte a braccio ad alcuni giovani cattolici russi nei giorni scorsi, com’è chiaro dal contesto in cui le ha pronunciate, il Papa intendeva incoraggiare i giovani a conservare e promuovere quanto di positivo c’è nella grande eredità culturale e spirituale russa, non esaltare logiche imperialistiche e personalità di governo, citate per indicare alcuni periodi storici di riferimento». Infine il presidente russo Vladimir Putin non parteciperà ai funerali del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha riferito ancora il portavoce del Cremlino.