La bussola per i diritti

Non è sempre facile orientarsi nel mondo del diritto. Ci sono leggi e norme in grande quantità. Spesso cambiano ripetutamente nel corso del tempo. Oltre alle leggi c’è la loro interpretazione che è compito dei giudici. Ma anche questa varia e spesso la stessa fattispecie viene giudicata in modo diverso a seconda del giudice che emette la sentenza. Per orientarci in questo campo minato abbiamo scelto di dare notizia solo delle decisioni della Corte di Cassazione trascurando le innumerevoli pronunce delle Corti di merito sparse in tutta Italia. Spesso sono senza dubbio interessanti ma sono pure esposte alla censura e all’annullamento della Suprema Corte. Quindi meglio andare sul sicuro. Ma anche la Cassazione dà interpretazioni che cambiano nel tempo e risentono dei mutamenti di clima sociale e politico. Per questo motivo privilegiamo le decisioni più recenti rispetto a quelle indietro nel tempo. Un altro criterio che guida questa rubrica di giurisprudenza sul lavoro è quello di scegliere le decisioni più comprensibili, che riguardano la vita dei lavoratori in fabbrica o in ufficio, le vicende del rapporto di lavoro (dalle mansioni alla malattia, dagli infortuni alle cause di interruzione del rapporto), i diritti inalienabili alla salute e al rispetto della dignità umana. Mettendo in risalto l’evoluzione (e qualche volta l’involuzione) della interpretazione giurisprudenziale. Lo scopo, in fondo, è quello di far capire ai lavoratori quali sono i loro diritti e anche i loro doveri su tutta la materia del rapporto di lavoro. Speriamo di riuscirci.