Criticità in alcune province; le regole del decreto legge appena varato dal governo

Il rialzo delle temperature di queste ore riporta in primo piano la questione della salute dei lavoratori, in particolare di quelli occupati in attività all’aperto che comportano un forte sforzo fisico. Secondo il monitoraggio del Ministero della salute, che rappresenta, in questo momento, il punto di riferimento ufficiale, non ci sono, però, situazioni particolarmente critiche fino al 13 agosto, anche se vi è un allarme arancione in diverse località: Bolzano, Brescia, Firenze e Perugia. In tale contesto, il Ministero della salute consiglia una riduzione dell’esposizione diretta al sole e l’utilizzo di particolari accorgimenti, da una maggiore idratazione all’impiego di creme solari, consigli che valgono in assoluto, ma che, a maggior ragione, devono intendersi validi per chi lavora in mezzo alla strada o nelle campagne. Non scatta, invece, il ricorso automatico agli ammortizzatori sociali, previsto per i casi di allerta rossa. Il decreto-legge appena pubblicato parla infatti di condizioni climatiche estreme per poter utilizzare la cassa integrazione, compresa quella per l’agricoltura, al di fuori del normale contatore che prevede un tetto massimo. Il provvedimento urgente è stato varato nei giorni scorsi dopo un paio di incontri fra la ministra del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e delle altre sigle sindacali e datoriali.