Dopo gli ultimi casi di violenze e femminicidi, pronte nuove misure. Un pacchetto sicurezza e rimpatri veloci per i violenti. Accelerazione sulle norme dopo l’ennesimo caso di cronaca a Rovereto

Il governo pronto a varare un “pacchetto sicurezza”, dopo un incontro a Palazzo Chigi tra il presidente del consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al termine del CdM di lunedì. Sarebbero previste norme volte a velocizzare l’allontanamento dei migranti pericolosi, specie se irregolari, attraverso procedure semplificate per il rimpatrio in caso di precedenti per aggressioni o patologie psichiatriche violente. A tutela dei cittadini, anche disposizioni contro il fenomeno delle “baby-gang” e della “malamovida” ed in generale della prevenzione contro la violenza minorile. Poi, sul fronte delle forze dell’ordine, verrebbero potenziate le pene per chi commette reati contro i pubblici ufficiali e sarebbe previsto un aumento degli organici. Incluso nel pacchetto anche un incremento degli impianti di video sorveglianza nei punti nevralgici delle città ed in particolare nelle stazioni ferroviarie e sui treni, luoghi teatro di molte aggressioni negli ultimi anni sia ai danni dei dipendenti del trasporto pubblico che degli stessi utenti, il tutto in sinergia con il ministero dei Trasporti. Previsto anche un raccordo, prioritario al varo del pacchetto sicurezza, che dovrebbe essere pronto a settembre, con il ministero della Giustizia. Una decisione, quella di predisporre nuove norme più stringenti sul fronte della sicurezza, presa anche a seguito degli ultimi eventi di cronaca che hanno allarmato l’opinione pubblica, tra i quali ad esempio il recente caso dell’omicidio di Rovereto, vittima una donna sessantenne, Iris Setti, aggredita ed uccisa da un nigeriano senza fissa dimora, Nweke Chukwuka, già noto alle forze dell’ordine per altri fatti violenti eppure ancora presente, e a piede libero, sul territorio nazionale.