Concluso il summit di Gedda, Kiev: «Colloqui produttivi»

Ancora una notte di bombardamenti russi su Kherson e Kharkiv, dove si sono registrati morti e feriti, come hanno riferito le autorità ucraine citate dai media. In particolare «l’esercito russo ha continuato a coprire di fuoco le case dei residenti di Kherson nella parte centrale della città», ha commentato su Telegram il capo del distretto militare regionale Alexander Prokudin. Tutto ciò viene registrato l’indomani delle conclusioni del summit di Gedda, in Arabia Saudita, dove si sono discusse le linee guida per un accordo di pace tra Ucraina e Russia. Nonostante le dichiarazioni di facciata, volte all’ottimismo (per l’Ucraina i colloqui sono stati produttivi), il vertice non ha prodotto soluzioni immediate (anche perché, subito dopo, è stata proprio Mosca a ridimensionare i toni provenienti da Gedda), tuttavia si rilevano le posizioni ad esempio della Cina, che si è detta disponibile a favorire il dialogo e a partecipare ad un nuovo, eventuale round di negoziati. Nelle ultime ore, poi, si osserva anche la volontà di mediazione turca, non solo sul fronte – fondamentale – di un ritorno all’accordo sul grano, ma in modo più esteso alla conclusione del conflitto. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, infatti, proporrà a Vladimir Putin un cessate il fuoco e la ripresa dei colloqui di pace con Kiev in occasione dell’incontro che i due dovrebbero avere a breve (al riguardo, però, non è stata ancora annunciata una data, ma fonti turche ipotizzano fine agosto). Gli obiettivi di Erdogan sono stati svelati all’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti da una fonte dell’amministrazione di Ankara. «Erdogan offrirà la sua mediazione ribadendo la tesi che non ci saranno vincitori nella guerra e vinti nel processo di pace», ha sostenuto la fonte interpellata, aggiungendo che il presidente turco è «l’unico leader mondiale» a godere della fiducia tanto di Putin quanto di Zelensky.