La tendenza, se confermata, porta ad una riduzione delle domande presentate

Si va verso una possibile contrazione delle domande di accesso alla Naspi, l’indennità per la disoccupazione involontaria che tutela il lavoratore che perde il posto di lavoro. Secondo i dati forniti dall’Inps, fra gennaio e maggio 2023 le domande presentate sono state poco più di 626mila per una media mensile di circa 125mila richieste. Il 2022 si è chiuso con poco meno di 2,2 milioni di domande ed una media mensile di 182mila, mentre il 2021 aveva registrato la presentazione di oltre 1,8 milioni di richieste con una media mensile di più di 154mila unità. Una riduzione molto significativa che potrebbe portare ad una cifra annuale vicina al milione e mezzo di domande di Naspi. In termini percentuali, la riduzione sarebbe di oltre il 30% rispetto al 2022 e del 19% con riferimento al 2021. La riduzione dovrebbe interessare tutte le aree territoriali, a partire dal Mezzogiorno, Isole comprese, che vedrebbe un calo potenziale superiore al 35%, mentre nel Nord ovest la contrazione non arriverebbe al 20%. Al momento tutte le regioni presentano numeri inferiori rispetto al 2021 e al 2022, anche se, molto probabilmente, nelle aree a più forte vocazione turistica con carattere stagionale si potrà registrare una impennata delle richieste fra ottobre e novembre. Molto peserà sull’andamento complessivo delle domande cosa succederà nei prossimi mesi, compreso il superamento del reddito di cittadinanza.