I possibili effetti a breve termine su occupazione, disoccupazione e inattività

L’Inps prova a mettere una toppa sulla comunicazione, quanto meno poco efficace, della scorsa settimana, circa la sospensione del reddito di cittadinanza a partire da oggi. L’Istituto previdenziale, che gestisce il reddito di cittadinanza e che, da gennaio, gestirà l’assegno di inclusione, chiarisce cosa succederà nelle prossime settimane, quando le persone saranno divise fra chi, immediatamente occupabile, dovrà recarsi al centro per l’impiego e chi, viceversa, essendo inserito in nuclei familiari fragili, sarà preso in carico dai servizi sociali del comune di residenza. Di certo, intanto, chi ha ricevuto l’sms di sospensione del reddito di cittadinanza può presentare la domanda per l’erogazione dell’assegno unico per i figli a carico con meno di 21 anni di età. Finora l’assegno è stato erogato in automatico, ma, incrociando le disposizioni, ad attivarsi dovranno essere soprattutto le famiglie con figli a carico di età compresa fra 18 e 21 anni. L’intervento normativo sul reddito di cittadinanza è destinato ad incidere nel breve periodo sul tasso di disoccupazione e sul tasso di inattività. Il tasso di disoccupazione, al 7,4% nell’ultima rilevazione, potrebbe salire di qualche decimale, mentre il tasso di inattività dovrebbe ridursi ulteriormente. Viceversa, è difficile valutare gli effetti sul tasso di occupazione, il cui andamento dipende da tanti fattori, compreso l’andamento del Pil.