Il governo vara il provvedimento urgente in materia di ammortizzatori sociali

In tempi rapidi, come promesso in occasione dei due incontri organizzati per fare il punto con i sindacati confederali e le associazioni datoriali, la ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, supportata dal collega alla Salute, Orazio Schillaci, ha prodotto un provvedimento urgente con le prime misure per fronteggiare l’emergenza caldo. In particolare, il decreto-legge, approvato nel Consiglio dei ministri del 26 luglio scorso, guarda ad alcuni settori più esposti, come l’edilizia e l’agricoltura, per i quali vige, di norma, una disciplina specifica sugli ammortizzatori, rispetto a tutte le altre aziende che rientrano nel decreto legislativo 148/2015. Naturalmente, anche questo decreto, come accaduto per altri in precedenza, può essere migliorato nel corso dell’iter parlamentare; resta in piedi, ad esempio, la questione dei lavoratori a tempo determinato, al momento ancora esclusi da alcuni benefici, nonostante siano, come gli altri, esposti alle intemperie atmosferiche, come andrà valutata anche la congruità dello stanziamento. Sempre la ministra Calderone ha anche espresso la volontà di rendere strutturali le novità introdotte, così da avere strumenti sempre più efficaci per contrastare in maniera puntuale gli effetti dei cambiamenti climatici e la gestione delle emergenze. Ora, però, spetta alle parti sociali arrivare alla definizione di un protocollo condiviso, sul modello di quanto fatto durante il periodo Covid-19. L’intesa, in questo caso, dovrebbe riguardare l’emergenza climatica in tutte le sue sfaccettature, perché, come dimostrano gli eventi di questa settimana, che hanno spaccato l’Italia in due, le ondate di calore convivono con precipitazioni abbondanti e violente tempeste di vento e grandine.