Più (22,4%) malattie professionali nel 2023. Secondo l’Inail, 38.042 nei primi 6 mesi del 2023. 450 i decessi nello stesso periodo

L’Inail ha rilevato nei primi sei mesi di quest’anno, rispetto all’analogo periodo del 2022, una decisa riduzione delle denunce di infortunio sul lavoro, un lieve calo di quelle mortali e una crescita delle malattie professionali. Nel primo caso, i numeri restano ragguardevoli: le denunce presentate entro il 30 giugno sono state 296.665, in calo rispetto alle 382.288 dei primi sei mesi del 2022 (-22,4%), in aumento rispetto alle 266.804 del 2021 (+11,2%) e alle 244.896 del 2020 (+21,1%), meno rispetto alle 323.831 del 2019 (-8,4%). Allarmante il dato delle malattie professionali: nei primi sei mesi del 2023 sono state 38.042, quasi 7000 in più rispetto allo stesso periodo del 2022 e pari al +22,4%. L’incremento è del 31,8% rispetto al 2021, dell’87,1% sul 2020 e del 16,8% rispetto al 2019. I dati rilevati al 30 giugno di ciascun anno mostrano un aumento del 22,6% nell’Industria e servizi, del 21,1% in Agricoltura e del 29,6% nel Conto Stato. Incremento delle denunce in tutte le aree del Paese: Sud +29,6%, Centro +22,8%, Nord-Ovest +21,9%, Nord-Est +19,5% e Isole +9,2%. 4.779 denunce di malattia professionale in più per gli uomini, da 23.054 a 27.833 (+20,7%), e 2.178 in più per le donne, da 8.031 a 10.209 (+27,1%). Quelle dei lavoratori italiani sono passate da 28.725 a 34.978 (+21,8%), quelle dei comunitari da 781 a 911 (+16,6%), quelle degli extracomunitari da 1.579 a 2.153 (+36,4%). Patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio rappresentano le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.