Possibile l’introduzione di uno strumento unico per la gestione degli esuberi

Si è concluso dopo quasi tre ore il secondo tavolo di confronto fra gli esperti dell’Osservatorio sulla spesa previdenziale del ministero del lavoro e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e delle altre sigle sindacali e datoriali. Convocato per la settimana scorsa, l’incontro era poi slittato a causa di alcuni problemi tecnici. Il vertice è servito alle parti per illustrare le rispettive posizioni in materia di flessibilità in uscita e di gestione degli esuberi produttivi. Come ribadito dal professor Raffaele Fabozzi, presidente dell’Osservatorio, i tavoli tecnici servono per acquisire informazioni utili per la definizione del dossier in vista della prossima legge di bilancio, prima ancora che per dare risposte ai presenti, anche se poi, comunque, sono stati forniti degli interessanti spunti di riflessione in particolare sull’esigenza di premiare quei lavoratori poveri che, pur avendo tanti anni di contribuzione, non hanno accumulato un montante adeguato, tanto che rischiano di ritrovarsi con pensioni contributive inferiori alla stessa pensione sociale. Sindacati e associazioni datoriali si sono trovati d’accordo sull’idea di semplificare gli strumenti a disposizione per la gestione degli esuberi produttivi, al netto di qualche distinguo circa la percentuale di assunzioni per ogni uscita preventivata. L’Osservatorio tornerà ad incontrare le parti a settembre, dopo la pausa estiva.