Oggi il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito che nelle prossime due settimane si attende la riforma generale del fisco, riforma «attesa da decenni», con l’obiettivo di intervenire in tutti gli ambiti del sistema.
Come Ugl non abbiamo mai smesso di affermare, quanto siano necessarie sia una riforma complessiva del sistema fiscale sia un sostegno per lavoratori e imprese. Ciò, a maggior ragione, anche alla luce del maltempo che sta imperversando sulla nostra Penisola, da Nord a Sud, con eventi che, come in Sicilia, Emilia-Romagna e soprattutto in Lombardia, rischiano di mettere in ginocchio intere Regioni e quindi di compromettere la crescita. Ogni territorio, ogni asset patisce le difficoltà con modalità diverse e per ragioni diverse, ma  esiste un grande comune denominatore  e cioè tutto quell’insieme di effetti, non ancora riassorbiti, conseguenti alle contromisure adottate a suo tempo per contrastare il contagio da Covid, la crisi di approvvigionamento delle materie prime, l’impennata dell’inflazione e il caro energia, ulteriormente acuiti dallo scoppio del conflitto in Ucraina.
Nel Nord Italia la situazione è diventata in questi mesi difficile, anche se per ragioni diverse, tanto quanto al Sud. Se la ripartenza dei primi mesi del 2023 ha dimostrato che l’Italia sta avendo un ritmo di crescita superiore ad altri partner europei “blasonati” e locomotori del Pil europeo, allo stesso tempo il sistema Paese non può permettersi di adagiarsi sugli allori. È quindi obbligato ad accompagnare e a rafforzare i risultati già ottenuti, con misure a sostegno dell’occupazione e delle famiglie duramente colpite dall’inflazione e dal caro energia. Oggi purtroppo anche da straordinarie e inaspettate sciagure, che a loro volta hanno causato, in Sicilia, lo stallo di ben due aeroporti, prima quello di Catania e poi, oggi, quello di Palermo, il quale, a causa degli incendi divampati nelle ultime ore, è stato chiuso con decine e decine di voli cancellati in una stagione in cui il turismo è una delle risorse fondamentali e uno dei traini certificati della crescita del Paese. Non meno grave e con meno conseguenze per tutto lo stivale, l’imminente richiesta dello Stato di emergenza della Regione Lombardia.
Ecco perché, come UGL ribadiamo l’importanza di una riforma del fisco fondata su criteri di equità che riduca il peso della tassazione su lavoratori e imprese, rendendo anche strutturale il taglio del cuneo fiscale, del quale si comprende chiaramente la necessità anche alla luce degli eventi metereologici che si stanno abbattendo sul nostro Paese. Siamo altresì favorevoli alla flat tax, una misura che consentirebbe di immettere liquidità nell’economia reale accelerando così la ripresa, così come è altrettanto importante cambiare il rapporto tra fisco e contribuente, in termini di fiducia più che di repressione.