Migranti, parte dall’Italia un’iniziativa comune

Dalla “Conferenza di Roma su sviluppo e migrazioni”, che si è conclusa ieri a Roma, convocata su iniziativa del presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, è nato il “Processo di Roma”. Che cos’è? Una piattaforma strategica, completa, inclusiva e pluriennale per un’azione finalizzata al contrasto alle migrazioni illegali. Un processo che impegna i partecipanti, leader e rappresentanti dei Paesi della regione del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e dell’Africa, oltre che del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e del presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ad affrontare i driver politici, socio-economici e climatici della migrazione per promuovere percorsi legali e sicuri e contrastare più efficacemente sia la tratta di esseri umani sia il traffico di migranti. Tutto ciò attraverso partenariati strategici e lungimiranti “su misura”, globali, equilibrati e reciprocamente vantaggiosi tra i Paesi di origine, transito e destinazione, anche con il coinvolgimento di organizzazioni internazionali e istituzioni finanziarie, della società civile e del settore pubblico e privato. L’obiettivo dei partenariati è costruire una soluzione strutturale a lungo termine per la gestione sostenibile della migrazione, fornendo al contempo maggiori opportunità di contatti interpersonali. I partecipanti hanno ribadito il loro impegno ad affrontare le cause della migrazione irregolare e degli spostamenti forzati derivanti dalla fragilità e dall’insicurezza dello Stato, nonché dalle tendenze demografiche, economiche e ambientali. Sulla base delle specifiche esigenze nazionali, iniziative e progetti saranno finalizzati a rafforzare le misure per prevenire e frenare i flussi migratori irregolari, prevenendo al contempo la perdita di vite umane.