«Serve un salario ricco perché non siamo nell’Unione Sovietica»

«In Italia non serve il salario minimo». Ne è convinto il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sostenendo che al nostro Paese occorre altro. Secondo il leader di Forza Italia, che ha espresso una posizione condivisa da tutte le forze che compongono la maggioranza, «serve un salario ricco». «Non siamo nell’Unione Sovietica, in cui tutti avevano lo stesso stipendio», ha concluso, intervenendo in occasione dell’Assemblea nazionale di Coldiretti, a Roma, nel giorno in cui il testo aggiornato della proposta di legge sul salario minimo, firmato dal Partito democratico e dal Movimento 5 stelle, era all’esame della Commissione Lavoro alla Camera dei deputati, dove sono emerse alcune criticità. Ad indicarle è stato il presidente della commissione, Walter Rizzetto: «Ci sono delle parti di questa proposta di legge unificata che obiettivamente non possono convincere. Molto banalmente questa è una proposta che non ha alcuna copertura finanziaria». «Se e qualora non fossimo noi a cercare di porre un rimedio, sarà la Commissione Bilancio che darà un input negativo alla proposta», ha concluso.