Erdogan: «Parlerò con Putin». La condanna dell’UE

L’accordo sul grano è concluso e non verrà, al momento, prorogato. L’annuncio è stato dato oggi dal Cremlino, poi notificato ufficialmente dalla Russia. «Di fatto, l’accordo sul Mar Nero ha cessato di funzionare oggi. Sfortunatamente la parte relativa alla Russia di questi accordi ancora non è stata attuata, quindi la sua validità è terminata. Non appena la parte russa degli accordi sarà soddisfatta, la Russia ritornerà immediatamente all’attuazione dell’accordo», ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Mosca, tuttavia, ha anche precisato che la decisione non ha a che fare con gli eventi delle ultime ore, in particolare l’attacco ucraino al ponte di Crimea avvenuto nella notte. «Questi eventi non sono assolutamente correlati tra loro», ha sottolineato Peskov al riguardo. Certo è, però, che l’attacco al ponte di Crimea non passa inosservato dal lato Russia, tanto che il presidente Vladimir Putin terrà una riunione questa sera in cui sarà affrontata proprio la questione. La posizione russa sul grano ha ricevuto la condanna da parte della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: «Condanno fermamente la mossa cinica della Russia di porre fine all’Iniziativa per i cereali del Mar Nero, nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite e della Turchia. L’UE – ha quindi scritto su Twitter – sta lavorando per garantire la sicurezza alimentare per le persone vulnerabili del mondo. Le corsie di solidarietà dell’UE continueranno a portare i prodotti agroalimentari dall’Ucraina ai mercati globali». Da parte sua il presidente turco Recep Tayyip Erdogan resta convinto di poter mediare: «Lo scorso anno un grande successo è stato raggiunto con la conclusione dell’accordo che ha permesso il passaggio di più di 33 milioni di tonnellate di grano. Un accordo che ha allontanato la prospettiva di una crisi alimentare e per cui ringrazio ancora tutte le parti. Parlerò con Putin prima e poi lo aspetto in Turchia ad agosto», ha dichiarato.