Il leader del Cremlino parla al “Kommersant”

Legalmente «la Wagner non esiste!». Così il leader del Cremlino, Vladimir Putin, in un’intervista rilasciata al quotidiano russo “Kommersant”, ad un paio di settimane dall’incontro con il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, che il 24 giugno aveva guidato le milizie, fino a quel momento impiegate attivamente in Ucraina, in un ammutinamento (a proposito, il Pentagono, che monitora la situazione in Ucraina, ha riscontrato che «in questa fase» i mercenari Wagner non stanno partecipando «in modo significativo» alla guerra). «C’è un gruppo, ma legalmente non esiste», ha quindi precisato Putin, impegnato in una guerra che dura ormai da 500 giorni e che, secondo il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, «ha già perso». Difficilissimo stabilire da che parte pende la bilancia – Russia o Ucraina? –, poiché le notizie sugli sviluppi sul terreno vengono filtrate dalle rispettive propagande. Oggi, ad esempio, il vice ministro della Difesa ucraino, Hanna Maliar, ha rivendicato la liberazione di diversi insediamenti nel sud del Paese, aggiungendo che la controffensiva prosegue attorno alle città di Melitopol e Berdiansk mentre nella notte la Russia ha lanciato l’ennesimo attacco con i droni, alcuni dei quali di fabbricazione iraniana. Colpita anche Kryvyi Rih, dove sarebbe rimasta ferita una persona, un uomo di 56 anni. Non ci sarebbe invece «nessuna minaccia» di un’invasione dalla Bielorussia – uno scenario ipotizzato diverse volte –, ha assicurato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, incontrando i leader militari ucraini, secondo quanto riferito dal capo dell’intelligence militare, Kyrylo Budanov.