di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

Sta per concludersi un lavoro al quale l’Ugl ha partecipato in questi ultimi due anni, in collaborazione con altre organizzazioni europee nell’ambito del programma Erasmus+ dell’Ue, ovvero il progetto Socratest, con il quale sono stati messi in campo diversi strumenti sul tema delle competenze trasversali, le cosiddette “soft skills”. Un manuale molto approfondito per conoscere il tema, una piattaforma e-learning per la formazione, un dettagliato test di autovalutazione, uno strumento di valorizzazione delle stesse competenze in sede di ricerca di lavoro o di avanzamento di carriera, una app dedicata. Il tutto a disposizione dei nostri lavoratori, ma anche di chiunque sia interessato a questa materia, ancora poco conosciuta in Italia e non solo. Un progetto con un fine pratico, quello di aiutare i lavoratori a conoscere meglio le proprie capacità nel campo delle abilità sociali ed anche le imprese a valutarle, ma anche con un obiettivo ideale: quello di riconoscere, promuovere e valorizzare, anche con i mezzi della contemporaneità, il valore della socialità, del volontariato, della partecipazione alla vita pubblica, in un’epoca fin troppo contrassegnata da individualismo e ripiegamento nel privato e nel virtuale. Il concetto di base consiste nell’individuare delle competenze specifiche, diverse da quelle che si apprendono nel percorso di istruzione, che costituiscono le cosiddette “hard skills”. Queste ultime sono i titoli di studio, le abilitazioni professionali, le capacità tecniche riconosciute, le esperienze lavorative e sono, naturalmente, fondamentali. Ma, se ci si impegna nel sociale, nel volontariato, in una forma di quella che un tempo si chiamava “militanza”, politica o anche sindacale, si acquisiscono ulteriori capacità, forse altrettanto importanti. Ovvero, per elencarne alcune, la mentalità creativa, il pensiero critico, la capacità di negoziazione, la gestione dello stress, la capacità di lavorare in squadra, le abilità di leadership, la gestione del tempo e le capacità di pianificazione e così via. Un bagaglio di competenze ulteriori che chi si impegna nel sociale sa di possedere ma, allo stato attuale delle cose, non può “spendere” nel momento in cui cerca un lavoro o vuole progredire nella propria carriera professionale. Perché ancora oggi non esistono strumenti ufficiali in grado di misurare e quindi certificare queste capacità nonostante esse, con tutta evidenza, possano fare la differenza, anche a parità di “hard skills”, in ogni contesto lavorativo. Con questo progetto l’Ugl ha cercato, assieme ai suoi partner, di far compiere un passo avanti in questo senso alla cultura del lavoro europea, in un periodo nel quale il problema delle competenze, dell’occupabilità e del mismatch domanda-offerta è così sentito, per far fare un salto di qualità non solo ai volontari ed ai lavoratori, ma al mondo produttivo nel suo complesso.

Tutte le informazioni al link: https://socratest.eu/it/