Biden: «Un giorno Kiev sarà nell’Alleanza»

«Pronti ad entrare nella Nato dopo la guerra». Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo nel corso della conferenza stampa congiunta con il capo dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, in occasione della prima riunione del Consiglio Nato-Ucraina a Vilnius, dove il leader ucraino ha avuto degli incontri bilaterali con il premier canadese, Justin Trudeau, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha assicurato: «Tutti gli alleati concordano che l’Ucraina sarà un giorno nella Nato». «Il summit di Vilnius marca l’inizio di una nuova relazione con l’Ucraina. L’Ucraina è vicina alla Nato come mai prima d’ora», ha osservato il numero uno dell’Alleanza Atlantica. Che, pur non aprendo all’ingresso a stretto giro di Kiev – manca ancora una road map chiara, tempistiche incluse –, ha ribadito il pieno sostegno alla resistenza ucraina che potrà continuare a godere anche del supporto (militare ed economico) dei Paesi del G7. Dal Cremlino fanno però sapere che le «garanzie di sicurezza» del G7 «violano la sicurezza della Russia». Potrebbero esserci «conseguenze estremamente negative», ha minacciato il portavoce russo, Dmitry Peskov, commentando le notizie provenienti da Vilnius. Infine, qualche novità anche sugli F-16, i jet da combattimento chiesti ripetutamente da Kiev fin dai primi giorni del conflitto: il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha detto che l’Ucraina punta a schierarne alcuni entro il marzo del 2024, dopo che a maggio gli Usa hanno deciso di aprire alla fornitura dei velivoli.