Il ministro per i Rapporti con il Parlamento è intervenuto all’indomani del vertice che ha approvato le modifiche agli obiettivi per la quarta rata

«Siamo assolutamente fiduciosi che la terza rata» dei fondi per il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, «sia in arrivo». Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, intervenendo ad Agorà, in onda su RaiTre, all’indomani il vertice convocato dal ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, con all’ordine del giorno le modifiche agli obiettivi relativi alla quarta rata che vale 16 miliardi di euro. «Le modifiche di ieri sono propedeutiche anche all’arrivo della quarta rata. Da questo punto di vista l’Italia è il Paese più avanzato in Europa rispetto a tanti altri che sono più indietro», ha detto ancora Ciriani, osservando che «non è stato facile ereditare il piano dai governi precedenti» e che è stato «necessario e utile cambiare qualcosa». All’attuale esecutivo infatti spetta il compito di revisionare completamente gli obiettivi previsti dal Pnrr, considerando gli attuali scenari economici e geopolitici. A che punto siamo? Secondo quanto si apprende, l’Italia, che entro il 30 giugno avrebbe dovuto completare le 27 scadenze relative all’ultimo semestre imposte dall’Ue, che comprendevano transizione ecologica, pubblica amministrazione, inclusione sociale, lavoro e imprese, ha completato interamente 10 target. Altri quattro sono considerati invece a buon punto.