Zelensky: «Su adesione di Kiev, rinvii assurdi»

Procede l’allargamento della NATO: dopo la Svezia – decisiva l’apertura della Turchia, che fino a ieri aveva posto un veto all’adesione di Stoccolma –, a stretto giro potrebbe essere il turno dell’Ucraina (segnali positivi in tal senso da parte dei Paesi già membri sono stati registrati dalla Casa Bianca). «Aumenteremo il nostro sostegno pratico e politico all’Ucraina. Ciò avvicinerà l’Ucraina alla NATO, a cui appartiene», ha detto il capo dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, intervenendo al vertice NATO a Vilnius, in Lituania, dove è da poco arrivato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Da definire, però, ancora la road map. Un’incertezza contestata da Zelensky: «È assurdo e senza precedenti che non sia fissata una cornice temporale né per l’invito né per l’adesione dell’Ucraina», ha detto, sostenendo che «per la Russia questa è una motivazione per continuare con il suo terrore. L’incertezza è debolezza». Parlando alla CNN, il segretario alla Difesa britannico, Ben Wallace, ha assicurato che l’adesione sarà rapida, ma che avverrà comunque dopo la fine della guerra contro la Russia. Che, nel frattempo, prosegue sul campo. Kiev, impegnata in una controffensiva su larga scala, ha rivendicato una «netta avanzata» sul fianco sud di Bakhmut, città al centro di scontri violentissimi tra i due eserciti durati mesi. «Il nemico è sulla difensiva», ha aggiunto su Telegram la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar.