Giudizio sfavorevole dell’industria sull’economia

Nel 2° trimestre del 2023, i giudizi sulla situazione economica generale da parte delle imprese restano complessivamente sfavorevoli. Questo secondo Bankitalia, in base ad un’indagine condotta tra il 22 maggio e il 12 giugno presso le imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti. Dalla rilevazione, è emerso un generale deterioramento delle valutazioni nell’industria in senso stretto, a fronte di una tenuta nei servizi e di un lieve miglioramento nelle costruzioni. Anche il divario tra le attese di miglioramento e di peggioramento delle proprie condizioni operative nei successivi tre mesi è divenuto più negativo per le imprese dell’industria in senso stretto mentre è tornato positivo nei servizi e nelle costruzioni. I principali fattori che frenano le prospettive di crescita continuano a essere l’incertezza economica e politica e, seppur in misura nettamente minore rispetto al 2022, l’andamento del prezzo del petrolio. Si è indebolito l’impulso proveniente dalla domanda, che aveva sostenuto l’attività nel primo trimestre. Anche in questo caso, il peggioramento si è concentrato nel comparto dell’industria in senso stretto, a fronte della stabilità nei servizi e dell’ulteriore rafforzamento nelle costruzioni; sviluppi analoghi hanno segnato i giudizi sulla domanda estera.
Le prospettive risultano più favorevoli per le aziende con almeno 1.000 addetti e per quelle localizzate al centro, nel comparto dei servizi e delle costruzioni, aiutate dai superbonus. Le aspettative sull’inflazione al consumo sono ulteriormente scese su tutti gli orizzonti di previsione, pur restando su valori storicamente elevati.