A Piersilvio e Marina la maggioranza di Fininvest. Nel testamento anche un messaggio: «Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà»
Pubblicato oggi il tanto atteso testamento di Berlusconi: a Pier Silvio e Marina Berlusconi va la maggioranza di Fininvest, avendo essi ricevuto l’intera quota disponibile e raggiungendo così insieme il 53% del gruppo con quote paritarie, contro il 47% di Barbara, Eleonora e Luigi. Tutto il resto viene lasciato in parti eguali ai 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. I cinque fratelli, una volta ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre, hanno reso noto che «da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso». Un legato di 100 milioni va al fratello Paolo Berlusconi, un altro di 100 milioni a Marta Fascina, mentre a Marcello Dell’Utri uno di 30 milioni.
La decisione su Fininvest e sul patrimonio era già stata presa nel 2006. Su un blocco note, color giallo paglierino, con l’intestazione Villa San Martino, Silvio Berlusconi, il 2 ottobre, ha scritto a mano le sue volontà. Undici righe su un foglio e dieci su un altro per il suo testamento, secondo quanto riferito dall’Ansa.it che ne ha diffuso il contenuto in anteprima.
Nessuna grossa sorpresa, dunque, visto che il “comando” Fininvest era da molto tempo già esercitato Pier Silvio e Marina che si sono divisi le sfere d’influenza: il primo, dal 2000 è vicepresidente di Mediaset (ora Mfe), di cui è diventato anche amministratore delegato nel 2015; la seconda, è presidente di Mondadori dal 2003 e di Fininvest dal 2005.