All’aggressore contestate le aggravanti dell’occultamento e vilipendio

Mentre si attendono i risultati degli esami autoptici eseguiti sul corpo di Michelle Causo, la giovane di Prima Valle uccisa con sei coltellate da un coetaneo per motivi ancora da accertare, le indagini si concentrano anche sui dispositivi elettronici del suo aggressore. L’intento è riuscire a capire che rapporto i due avessero instaurato e se il giovane si sia avvalso dell’aiuto di complici per portare a termine l’omicidio. Nel frattempo al minore – originario dello Sri Lanka e ora detenuto nel carcere di Casal del Marmo – sono state contestate anche le aggravanti dell’occultamento e del vilipendio del cadavere. Dopo averla uccisa, infatti, ha provato a disfarsi del corpo nascondendolo in un sacco nero lasciato in un carrello della spesa accanto a dei secchioni della nettezza urbana.