Lo denuncia l’Asaps, sottolineando che soltanto nell’ultimo weekend sono stati registrati 43 morti

Dall’inizio del 2023, circa 600 persone hanno perso la vita sulle strade italiane soltanto nei fine settimana, un centinaio solo a giugno. Lo denuncia l’Asaps, l’Associazione sostenitori della polizia stradale, sottolineando che nell’ultimo weekend sono stati registrati 43 morti, 24 dei quali motociclisti. Tra le vittime ovviamente ci sono anche i pedoni: dal 1° gennaio sono stati 196, 126 uomini e 70 donne, perlopiù anziani (91 vittime avevano oltre 65 anni). Si tratta di un dato parziale, però: la statistica non tiene conto infatti dei feriti gravi che spesso perdono la vita negli ospedali, anche a distanza di molto tempo dall’incidente. «L’aumento dell’incidentalità in questo inizio estate non è affatto incoraggiante. La velocità inadeguata la fa da padrona in città e sulle statali, spesso accompagnata da assurde documentazioni sui social da parte di giovani protagonisti delle loro pericolosissime imprese», ha detto il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni, commentando i dati. «La strada si sta trasformando sempre più spesso in un set, in cui però non c’è nulla di finto. Ben vengano le più stringenti misure previste dal Ddl di riforma del Codice della strada, che deve però iniziare presto il suo percorso nelle commissioni e in Parlamento, ma solo la presenza di più pattuglie le renderà poi effettive, altrimenti resteranno solo dei buoni intenti non osservati. Come oggi», ha aggiunto Biserni.