Gli obiettivi
Con l’approvazione in via definitiva da parte del Senato, è diventato legge il decreto-legge 44/2023, recante disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche. Si tratta di un provvedimento su cui il governo punta molto, anche nell’ottica di favorire la necessaria accelerazione sul versante del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Al netto della discussione in corso con la Commissione europea, resta il dato oggettivo della difficoltà di molte amministrazioni di riuscire a gestire un volume di risorse finanziarie mai viste prime. Pesa molto la carenza di personale, come pure la mancanza di professionalità adeguata, anche laddove il personale è presente.
Il provvedimento
La struttura iniziale di 30 articoli, con otto allegati, è stata implementata e corretta in diverse sue parti, con l’aggiunta di alcuni articoli. Nel corso dell’iter parlamentare, in particolare nel primo passaggio alla Camera dei deputati, sono stati auditi anche i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, cosa che ha permesso di raccogliere il contributo e le valutazioni dei sindacati, i quali sollecitano da tempo una inversione di tendenza nel pubblico. Se la Cisl e la Ugl hanno apprezzato nel complesso il provvedimento, pur suggerendo delle modifiche puntuali, la Cgil ha sollevato diverse critiche, mantenendo la medesima posizione manifestata pure su altri provvedimenti varati dal governo Meloni.