Via libera definitiva del Parlamento al provvedimento urgente del 1° Maggio

Approvato in via definitiva il decreto legge Lavoro. Con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza del 3 luglio, la Camera ha dato il via libera al provvedimento urgente che la premier Giorgia Meloni aveva presentato ai leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Paolo Capone, il 30 aprile. Il testo, apprezzato da Cisl e Ugl, ma non da Cgil e Uil, è decisamente corposo. Oltre al rafforzamento del taglio del cuneo contributivo per i redditi fino a 35mila, vi è, fra le altre cose, la riforma del reddito di cittadinanza, con l’introduzione di due distinti percorsi. L’assegno di inclusione guarda alle famiglie con presenza di persone fragili o con minori, mentre il supporto per la formazione e il lavoro sostiene gli adulti nel percorso di riqualificazione professionale con un contributo di 350 euro mensili per un massimo di 12 mensilità. Molto pesante in termini di risorse disponibili anche il capitolo sugli incentivi alle assunzioni, in particolare per i giovani e le persone con disabilità. Altro capitolo è quello del contratto a tempo determinato: le causali sono demandate alla contrattazione collettiva. Nulla cambia invece sul versante della durata complessiva che resta quella prevista dalla normativa vigente del 2015 e del 2018.