La stima flash
Borse positive in Europa. Prezzi USA, Powell: «Necessari altri rialzi dei tassi»

A giugno l’inflazione annua dell’Eurozona ha registrato un marcato rallentamento, portandosi al 5,5% dal +6,1% di maggio, in linea con le stime dell’ufficio di statistica dell’Unione europea. Secondo l’Eurostat, si è indebolita la crescita dei prezzi sia di componenti quali alimentari, alcol e tabacco (al +11,7% dal +12,5%), sia dei beni industriali non energetici (dal +5,8% al +5,5%). Accelerano invece i prezzi nel settore dei servizi, da +5% di maggio al +5,4%, mentre si accentua la contrazione delle quotazioni dell’energia, al -5,6% dal -1,8%. Osservando le tabelle riepilogative dell’Istituto, si può notare come il tasso di inflazione più elevato sia stato rilevato il Slovacchia (+11,3%), mentre quello più basso è stato registrato in Lussemburgo (+1%). In Italia l’indice IPCA si è invece attestato al 6,7%, contro il +8% di maggio. In seguito alla diffusione dei dati sull’inflazione europea, le principali piazze finanziarie del vecchio continente hanno tirato un sospiro di sollievo, con l’indice di riferimento Stoxx600 che ha riporto un +1% a metà seduta. Piazza Affari, trainata dagli energetici, intorno alle 13:00 viaggiava intorno all’1,5, Francoforte sull’1,2%. Più lievi le crescite di Parigi e Londra, intorno al punto percentuale. Nel frattempo, negli Stati Uniti il dato sull’inflazione PCE ha riportato un’accelerazione, portandosi al +4,1% dal 3,7%. Solo ieri, giovedì, il governatore della banca centrale statunitense, Jerome Powell, ha sottolineato che «il processo per tenere l’inflazione al 2% ha ancora molta strada da fare», aggiungendo che il comitato federale conta di aumentare i tassi di interesse almeno altre due volte prima della fine dell’anno.