Lo denuncia l’Onu, sottolineando che le vittime sono state quasi 500 milioni nel 2021

Nel 2021, 296 milioni di persone, apri al 5,8% della popolazione mondiale, ha fatto uso di sostanze stupefacenti. Un dato in aumento rispetto a dieci anni prima: +23%. Lo rende noto l’Office on Drugs and Crime dell’Onu, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, diffondendo un rapporto nella settimana in cui si celebra la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico di droga. Tante anche le vittime: nel 2021 hanno perso la vita in circa 500 mila (+17% sul 2009). Tra le droghe, la cannabis è la più usata, con 219 milioni di consumatori – si tratta di una stima –, pari al 4,3% della popolazione globale. A seguire le anfetamine (36 milioni), la cocaina (22 milioni) e le sostanze sintetiche (20 milioni). Il rapporto aggiunge anche che 39,5 milioni di persone in tutto il mondo era affetto da dipendenza da droghe (il dato è relativo sempre al 2021). Tuttavia, tra questi, solo 1 persona su 5 ha ricevuto un trattamento farmacologico, con un peggioramento della situazione negli ultimi due anni a causa della pandemia. Da segnalare anche il consumo, abbastanza diffuso, tra i più giovani: secondo l’Onu, nel 2021 il 5,3% dei giovani di 15-16 anni in tutto il mondo (13,5 milioni) aveva fatto uso di cannabis. «Il cervello degli adolescenti è ancora in fase di sviluppo e l’uso di droghe può avere effetti negativi a lungo termine», aggiunge il rapporto, osservando che «l’inizio precoce del consumo di droga può portare a uno sviluppo più rapido della dipendenza rispetto agli adulti e ad altri problemi nell’età adulta».