Paragone fuori luogo dei 5Stelle che poi si scusano. Termine ultimo il 3 luglio
L’avvio dell’iter di conversione del decreto-legge Lavoro alla Camera dei deputati si è aperto con la bagarre suscitata dalle dichiarazioni della parlamentare cinquestelle Susanna Cherchi, arrivata a paragonare il provvedimento del governo all’insegna che sovrasta il campo di concentramento di Auschwitz. Davanti alle rimostranze della maggioranza, la stessa deputata si è scusata. Al netto di questa polemica poi rientrata, i tempi sono molto stretti per la conversione del provvedimento urgente. La scadenza è infatti fissata per il prossimo 3 luglio. Nel caso di correzioni al testo, lo stesso dovrebbe tornare indietro al Senato per un ulteriore passaggio. In queste ore, sia la ministra Marina Calderone che la vice ministra Maria Teresa Bellucci e il sottosegretario Claudio Durigon sono impegnati a seguire il passaggio in commissione. Il provvedimento si presenta molto corposo. Fra le principali misure, vi è sicuramente il taglio ulteriore del cuneo contributivo che arriverà a sette punti percentuali per i redditi da lavoro dipendente fino a 25mila euro; è di sei punti per quelli fino a 35mila euro. È opportuno ricordare che l’aliquota contributiva ordinaria a carico del dipendente è, di norma, del 9,19%. Il provvedimento contiene anche il superamento del reddito di cittadinanza con l’introduzione di due strumenti: l’assegno di inclusione e il supporto alla formazione e al lavoro.