Riprende il confronto con le parti sociali. Tanti gli elementi da valutare con attenzione

Riparte il tavolo delle pensioni, dopo le riunioni di gennaio e febbraio. La ministra del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, ha infatti convocato, in due distinte riunioni, le associazioni datoriali e i sindacati confederali. A tutti ha ribadito quella che è la volontà politica del ministero, vale a dire quella di superare gli elementi critici della riforma Monti-Fornero. Volontà che è stata condivisa anche dal sottosegretario Claudio Durigon, presente al tavolo. La ministra ha voluto rassicurare i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal e Confsal anche su altri aspetti altrettanto centrali, che hanno radici che vanno ben più indietro rispetto alla stessa riforma del 2011. Si pensi, in particolare, alla pensione di garanzia per i giovani e le donne, ma anche al sostegno concreto alla previdenza complementare, sempre più centrale, stante le regole di accesso alla previdenza pubblica. Nelle prossime ore, il ministero invierà il calendario dei prossimi appuntamenti. Fra i temi che saranno trattati, la flessibilità in uscita, l’allargamento della platea dei beneficiari dell’Ape sociale con specifico riferimento ai lavori gravosi e faticosi, la piena deducibilità delle misure di welfare contrattuale, la distinzione fra assistenza e previdenza nel bilancio Inps. L’obiettivo, come per la salute e la sicurezza, è di arrivare a settembre con quadro più chiaro sulle cose da fare.