Coinvolti un centinaio di detenuti

Ha parlato di un «atto gravissimo» il Sappe – il Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria – riferendosi alla maxi rissa scoppiata tra i detenuti del carcere romano di Regina Coeli. A denunciare i fatti è lo stesso sindacato, secondo il quale domenica mattina, durante la messa tenuta nella casa circondariale, i detenuti della III sezione hanno aggredito in massa quelli della IV. Poteva essere una carneficina, – ha spiegato il Sappe – tenuto conto che c’erano solo tre poliziotti lì in servizio che comunque hanno fatto veramente l’impossibile per tentare di fronteggiare i rivoltosi». Stando a quanto emerso, i detenuti della IV sezione, essendo in minoranza, hanno chiamato i rinforzi e dal loro padiglione sono giunte altre decine di ristretti. «I detenuti si sono picchiati violentemente – ha raccontato il segretario nazionale per il Lazio del Sappe, Maurizio Somma -, anche con le sedie di legno predisposte per seguire la messa, dando vita a una maga rissa». Per fortuna, fa sapere il sindacato, nessun agente è rimasto contuso o ferito durante le operazione eseguite per ristabilire l’ordine nel penitenziario. Rivolgendosi all’amministrazione penitenziaria, Somma ha poi detto che «la cosa più grave che emerge da questa ennesima rissa è che nulla l’amministrazione riesce a porre in essere per eliminare queste lotte tra bande in cui potrebbe anche avere epiloghi peggiori».