La notizia è stata riferita da Netanyahu in un’intervista

Una «minaccia molto, molto urgente». Così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha risposto, come riporta l’agenzia Tass, quando gli è stato chiesto un commento sulla presenza di armi occidentali fornite a Kiev vicino ai confini di Israele. «Abbiamo già parlato di questa minaccia e del fatto che le armi occidentali fornite all’Ucraina vengono vendute da vari gruppi criminali in Europa e così via, si tratta di un processo inevitabile. Più tali armi vengono fornite all’Ucraina, in un luogo in cui non è possibile garantire la sicurezza, più tutto questo, ovviamente, porta maggiori minacce per la sicurezza regionale e, in un contesto più ampio, globale», ha spiegato Peskov. La notizia era stata riferita in precedenza dal premier Benyamin Netanyahu in un’intervista al Jerusalem Post, secondo il quale erano state ritrovate, appunto, armi anti tank di fabbricazione occidentale ai «confini di Israele». «Temiamo che qualsiasi sistema dato all’Ucraina – ha quindi sostenuto Netanyahu – sia usato contro di noi perché potrebbe cadere nelle mani dell’Iran. Questa non è una possibilità teorica. In realtà è successo con le armi anticarro occidentali che ora troviamo ai nostri confini. Quindi dobbiamo stare molto attenti». Sul tema della guerra in Ucraina è intervenuto oggi anche il presidente francese, Emmanuel Macron, intervistato da France 24. «La Russia deve fermare la guerra e accettare di rispettare il diritto internazionale», la posizione di Parigi. «Non ho motivo di chiamare» Putin, ha poi sottolineato Macron, «c’è una controffensiva ucraina. Verrà il momento, spero, di negoziati alle condizioni dell’Ucraina. Dall’altra parte, se Putin mi chiama per proporre qualcosa risponderò, perché la Francia è sempre stata una potenza facilitatrice e di mediazione».