Sugli appalti «invertito il paradigma della colpevolezza»

«Con la delega fiscale vogliamo creare un fisco alleato di chi fa impresa e produce ricchezza, non un fisco nemico e quasi vessatore, questa è la nostra visione». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, reduce dall’incontro con il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, all’Eliseo – ieri, a Parigi, il premier ha partecipato all’Assemblea del Bie, in sostegno alla candidatura di Roma per l’Expo 2030 –, intervenendo oggi in un videomessaggio all’assemblea dell’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili. «Non si può partire da un principio di colpevolezza verso tutti, come è stato per troppe volte, in cui grava sulle spalle delle imprese e delle persone per bene l’onere di dimostrare di essere tali. Noi abbiamo ribaltato questo paradigma nel Codice degli Appalti e intendiamo farlo anche in tante altre riforme strategiche che il governo sta portando avanti e che sta attuando», ha proseguito il premier. Capitolo Superbonus, una misura strenuamente voluta (e poi difesa) dal Movimento 5 stelle, che ha presentato notevoli criticità: «Stiamo lavorando, nei limiti che la normativa europea delinea, per risolvere un problema che abbiamo ereditato da una politica approssimativa, che ha portato migliaia di crediti incagliati a seguito dell’espansione del Superbonus, che ha drenato risorse superiori a quanto era stato previsto. E ha inevitabilmente richiesto da parte nostra dei correttivi». Sul tavolo di palazzo Chigi, ci sono anche altri dossier, altrettanto importanti: la riforma della Giustizia, approdata in settimana in Parlamento, il Pnrr, il sostegno alla resistenza ucraina e i flussi migratori, con il numero degli arrivi registrato dall’inizio dell’anno schizzato alle stelle rispetto allo stesso periodo del 2022. Un tema al centro del faccia-a-faccia di ieri con Macron: «Ci attende alla fine di questo mese un importante Consiglio europeo: siamo d’accordo che si debbano fare passi concreti rispetto a una visione della difesa della dimensione esterna: bisogna superare la diatriba tra movimenti primari e secondari», ha detto Meloni.