Al centro dell’attenzione, l’automotive, il settore del bianco e la siderurgia
Un incontro lungo e proficuo, al quale ne seguiranno degli altri con cadenza regolare a partire dalle prossime settimane. Nella sala degli Arazzi, il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato i leader dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl per parlare in maniera più strutturale e coordinata di politiche industriali. Il punto, come evidenziato proprio da Urso, è che raramente si è guardato al sistema, preferendo arrivare a soluzioni temporanee e circoscritte. Il primo tavolo è servito, in particolare, per approfondire tre tematiche, iniziando dall’impatto della transizione ambientale nel settore dell’automotive. Si prospetta, a breve, un accordo di transizione per Stellantis. Successivamente, l’attenzione si è spostata sul settore del bianco, con il ministero che ha assicurato i sindacati relativamente alla vicenda Electrolux, memori anche di quanto successo con Whirlpool. La terza parte dell’incontro è stata invece dedicata alla siderurgia, un settore che rimane strategico per ogni Paese ad economia avanzata, come il nostro. I sindacati hanno chiesto al governo di mettere in campo ogni risorsa possibile per garantire la tenuta occupazionale. In gioco, oltre ai posti di lavoro diretti, vi è il vasto mondo dell’indotto, formato da centinaia di piccole e piccolissime imprese, quasi sempre molto specializzate e, quindi, difficili da riqualificare.