Un meritato riposo troppo costoso. In Italia più 12,5 milioni presenze, +6,2% rispetto al 2022. Ma a trainare sono i turisti stranieri

Secondo l’indagine di Assoturismo-Confesercenti, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, su un campione di 1.492 imprenditori della ricettività in Italia, si può parlare di “estate calda” ovvero: nel trimestre estivo si dovrebbero registrare 212,8 milioni di presenze, circa 12,5 milioni in più rispetto all’estate 2022 (+6,2%). Ma a trainare la crescita, sono i turisti stranieri (+9,6%). Previsioni positive, che potrebbero anche migliorare: i valori potrebbero andare oltre i livelli pre-Covid grazie alle partenze di coloro che ancora non hanno programmato il viaggio. Tuttavia, da un webinar sul tema “estate salata”, promosso oggi dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, e causata dall’aumento del costo del denaro, «occorrono misure urgenti per aiutare famiglie e imprese a fronteggiare questa ennesima difficoltà che rischia di avere effetti pesanti anche sull’economia italiana». Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, infatti, nella seconda parte del 2022 è cresciuto il mercato delle case vacanze, +2,1% nelle località di mare, con in testa il Lazio (+5,8%) e il Veneto (+5,6%), e + 3,7% per le località di lago. Evidentemente gli italiani cercano di risparmiare. E quest’anno? Per Assoturismo-Confesercenti, il numero di turisti italiani continua a crescere, ma più lentamente degli stranieri. Per l’estate si prevede un aumento del +3,3%, con oltre 111,6 milioni di presenze stimate, ma è ancora il -1,2% rispetto al 2019. Quest’anno, le destinazioni più gettonate, del Nord Ovest e del Sud/Isole, sono sostenute dalle prenotazioni dei turisti stranieri rispettivamente del +14,8% e del +16,2%.