IL TEMPO DETERMINATO
L’articolo 24 introduce delle novità sul versante dei contratti a tempo determinato. È la contrattazione collettiva a definire le ipotesi di ricorso; in assenza di accordo e comunque entro il 30 aprile 2024, nei contratti collettivi aziendali le parti individuano le esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva. I contratti a termine sono utilizzabili in sostituzione di altri lavoratori. La proroga e il rinnovo sono liberi nei dodici mesi. Non si applica alla pubblica amministrazione, all’università, agli enti di ricerca anche privati, in caso di lavoratori chiamati a svolgere attività di insegnamento, di ricerca scientifica o tecnologica, di trasferimento di know-how, di assistenza tecnica.

TRASPARENZA E CONTROLLI
Ai sensi dell’articolo 26, il datore di lavoro assolve agli obblighi di comunicazione e trasparenza con l’indicazione del riferimento normativo o del contratto collettivo, con la consegna o con la messa a disposizione sul sito web; il datore di lavoro privato o il committente pubblico o privato informano il lavoratore sull’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati. Resta fermo quanto disposto con l’articolo 4 della legge 300/1970, relativo alla videosorveglianza e ai controlli a distanza. La modifica interviene nella disciplina da poco innovata con il decreto legislativo 27 giugno 2022, n. 104, il cosiddetto decreto Trasparenza in attuazione della direttiva (Ue) 2019/1152.