Definito con i sindacati di categoria il piano per la gestione responsabile delle uscite

L’ultima e definitiva parola, come è giusto che sia, spetta naturalmente ai lavoratori e alle lavoratrici, in vista poi del successivo incontro al ministero del lavoro e delle politiche sociali già in calendario per il 22 giugno. Nella giornata di ieri, Vodafone Italia e le federazioni nazionali di categoria hanno raggiunto una intesa per la gestione del personale in esubero. La vicenda è iniziata qualche settimana fa, quando il colosso delle telecomunicazioni ha manifestato l’intenzione di tagliare il personale dipendente, compreso quello presente in Italia. Immediatamente, le segreterie nazionali di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno chiesto l’apertura di un confronto per arrivare ad una gestione partecipata della vertenza. Dopo giorni di serrato confronto, l’accordo che è stato sottoscritto prevede poco più di mille esuberi che saranno gestiti con una serie di misure. In primo luogo, verrà avviato un percorso di riqualificazione professionale, in linea con la transizione digitale e ambientale in atto. Sono soprattutto tre gli strumenti a disposizione: la mobilità volontaria con incentivi, il ricorso all’isopensione per una durata massima di cinque anni e il pensionamento anticipato tramite Opzione donna. Per ridurre il costo del lavoro, è altresì prevista l’adozione di un contratto di solidarietà con una riduzione oraria del 25% per il call center e del 5% per tutte le altre funzioni.