Gli azzurri non riescono a riscattarsi: adesso devono puntare a Germania 2024

Dura 45 minuti la nazionale di Roberto Mancini nella semifinale di Nations League contro la Spagna. L’Italia vista nel primo tempo è stata più che positiva: dopo esser andata in svantaggio al terzo minuto (a segno, Pino) è stata capace di pareggiare con Immobile su calcio di rigore (11’) e addirittura passare in vantaggio per poi vedersi annullare il gol di Frattesi per pochi centimetri di fuorigioco. La parte negativa esce però nel secondo tempo, dove la chiave tattica di Mancini viene contrapposta dalle “Furie rosse”, che ne prendono le misure e dunque riescono a conquistare anche il pallino del gioco e portare a casa la partita, conquistando la finale di Nations League, domenica contro la Croazia, con un gol Joselu, quasi allo scadere (88’). L’Italia invece torna a casa con grande rammarico e domenica alle 15 si giocherà la finale per il terzo posto contro l’Olanda. Mancini però può guardare il bicchiere mezzo pieno anche se nel post partita si è preso le responsabilità della sconfitta: «Dovevamo cambiare modulo a partita in corso, abbiamo sofferto troppo nel secondo tempo». Insomma l’idea di adattarsi all’avversario optata dallo staff tecnico azzurro non è andata come si sperava, ma svanito l’obiettivo Nations League, bisogna subito tornare in carreggiata e pensare ad arrivare a Germania 2024 difendendo nel miglior modo possibile il titolo di campioni d’Europa, magari creando un concetto condiviso e dei principi sul quale il gruppo deve lavorare e mettere in pratica, proprio come successo ad Euro 2020. Mancini lo sa fare, l’Italia lo spera.