La vittima era un bambino di cinque anni. Gravi la madre e la sorellina

Omicidio stradale. Questo il reato contestato dalla Procura di Roma al ventenne che ieri sera era alla guida del suv Lamborghini coinvolto nell’incidente con una Smart, in via Archelao di Milano, tra la zona di Acilia e Casal Palocco, a Roma, nel quale è morto un bambino di cinque anni (ferite invece la madre, 29 anni, e la sorella, una bambina di tre anni, della vittima: trasportate in codice rosso all’ospedale Sant’Eugenio, sono in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita). Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, stanno vagliando anche la posizione dei quattro ragazzi a bordo del suv: nel caso in cui venisse accertato che nelle fasi precedenti allo schianto stessero girando un video da postare sui social per una “challenge” online, incitando il ragazzo alla guida, nei loro confronti potrebbe essere contestato il concorso. Le dinamiche sono, comunque, ancora da chiarire. Secondo una prima ipotesi, i giovani nella Lamborghini, noleggiata da un paio di giorni, potrebbero essersi distratti mentre giravano un video, forse una “challenge”, da pubblicare sulle piattaforme social, dove sono seguiti da migliaia di persone. Un filmato di 15 secondi pubblicato online confermerebbe questa ricostruzione: «Secondo giorno in Lamborghini, per adesso tutto bene», afferma infatti uno dei giovani, ai quali sono stati sequestrati i cellulari. Il ragazzo alla guida è risultato negativo all’alcol test.