Dal Cremlino negano i successi rivendicati invece dagli ucraini

Prosegue la controffensiva ucraina, con diverse azioni lungo tutto il fronte sud-oriental. Kiev ha rivendicato diversi progressi – i più recenti nella regione di Zaporizhzhia –, sostenendo di aver liberato almeno 90 chilometri quadrati di territorio. Diverso il bilancio riferito direttamente dal leader del Cremlino, Vladimir Putin, secondo il quale la controffensiva ucraina sta fallendo, con l’esercito ucraino che sta subendo molte perdite, tra soldati e mezzi militari. In questa fase del conflitto non è possibile verificare indipendentemente la veridicità di entrambe le versioni. Nella notte la Russia ha lanciato l’ennesimo attacco missilistico contro l’Ucraina, all’indomani del raid che ha colpito Kryvvi Rih, città natale del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, uccidendo 11 persone. Questa volta i bersagli sono stati Odessa e la regione di Donetsk. Il bilancio, ancora provvisorio, ha riferito di almeno sei vittime. La contraerea ucraina ha evitato anche in questa occasione danni maggiori, intercettando 12 missili su 20. Ancora da chiarire invece il destino di Adam Delimkhanov, parlamentare della Duma di Stato russa e stretto collaboratore del leader ceceno Ramzan Kadyrov, che sta partecipando alla guerra fin dall’inizio. Sarebbe stato ferito in un attacco missilistico ucraino. «Io stesso non riesco a mettermi in contatto con Adam Delimkhanov in alcun modo. Lui non si mette in contatto», ha scritto Kadyrov su Telegram, chiedendo «all’intelligence ucraina di fornire informazioni su luogo e posizioni esatte che sono state colpite, in modo da poter trovare il mio caro fratello».