Dopo l’incontro con la ministra Casellati, si punta su stabilità e elezione diretta
Facendo seguito alle indicazioni che la premier Giorgia Meloni ha dato ai suoi ministri durante l’incontro del 30 maggio scorso, stanno arrivando le convocazioni dei vari responsabili dei ministeri. Venerdì scorso, è stata la ministra delle riforme istituzionali e della semplificazione amministrativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ad incontrare i leader di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal, Landini, Sbarra, Bombardieri, Capone e Margiotta. L’ex presidente del Senato, ai suoi interlocutori, ha posto due questioni molto importanti, dalle quali muovere per dare un senso alle riforme istituzionali. Da esse dovrebbero arrivare una maggiore stabilità, versante della tenuta dei governi, considerando che l’Italia repubblicana si caratterizza per una durata media degli esecutivi di quattordici mesi, cosa che ha inevitabili ripercussioni sull’economia. Non a caso, in questi giorni il collocamento dei Btp Valore ha avuto un successo enorme, con oltre 18 miliardi di euro raccolti e più di 650mila contratti sottoscritti. L’altro pilastro è rappresentato dall’elezione diretta. Le alternative sono due: l’elezione diretta del Presidente della Repubblica oppure quella del premier, mantenendo un ruolo superpartes per il capo dello Stato, come accade adesso con Sergio Mattarella. Finito il giro di confronto, la ministra Casellati proverà a tracciare un disegno di legge da presentare in Parlamento.