In linea anche con gli obiettivi indicati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il decreto legislativo 36/2023, il nuovo Codice dei contratti pubblici, pone particolare attenzione alla digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti. Gli obiettivi sono chiaramente molteplici, in quanto vanno dalla trasparenza alla celerità delle procedure, sempre nel rispetto della protezione dei dati personale e della sicurezza informatica e garantendo l’interoperabilità delle piattaforme. Il ciclo di vita dei contratti segue le varie fasi: programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento e esecuzione. L’articolo 23 affida all’Anac la titolarità in via esclusiva della Banca dati nazionale dei contratti pubblici, presso la quale opera il fascicolo virtuale dell’operatore economico. Sempre la Banca dati nazionale dei contratti pubblici assicura la pubblicità degli atti, con le stazioni appaltanti tenute ad effettuare il collegamento tra la sezione “Amministrazione trasparente” del loro sito istituzionale alla Banca dati nazionale. Le stazioni appaltanti adottano le soluzioni tecnologie adeguate, comprese l’intelligenza artificiale e le tecnologie di registri distribuiti, le cosiddette blockchain. Sempre presso l’Anac, è altresì istituita l’Anagrafe degli operatori economici, con censimento pure delle persone fisiche e dei titolari di cariche ad essi riferibili. Per effetto dell’articolo 33, è ammesso il ricorso alle aste elettroniche. Sono disciplinate le procedure di accesso alla piattaforma di approvvigionamento.