Il nostro Paese, anche in un’ottica di Piano nazionale di ripresa e resilienza, è chiamato ad un salto di qualità per sostenere la crescita economica e occupazionale. Giusti i controlli per assicurare la legalità, ma serve pure non ingessare il sistema per non perdere troppo tempo prezioso

Con l’avvicinarsi della data del 1° luglio, si sentirà parlare, sempre di più, del nuovo Codice dei contratti pubblici o Codice degli appalti. Entro quella data, salvo proroghe mirate, entrerà infatti in vigore il decreto legislativo 36/2023, che sintetizziamo nelle pagine che seguono. Si tratta di un provvedimento molto importante, sia sotto il profilo materiale (è sufficiente ricordare che siamo davanti ad un testo unico di 229 articoli che rimandano a numerosissimi allegati e ad altrettante linee guida) che per quanto attiene ai contenuti. Da esso, passano le relazioni economiche fra la pubblica amministrazione in tutte le sue diverse espressioni e le imprese, comprese quelle individuali. Quando si parla di appalti, si pensa immediatamente alle grandi opere infrastrutturali, ad iniziare dal ponte sullo stretto di Messina. È opportuno, però, ricordare che anche la semplice fornitura di cancelleria rientra nella disciplina dei contratti pubblici, come pure l’erogazione di tanti servizi alla persona nell’ambito delle politiche sociali. Questo richiamo ci aiuta a comprendere meglio il senso della misura che ha ricevuto maggiori critiche da una parte della minoranza parlamentare e da qualche sigla sindacale, vale a dire il cosiddetto subappalto a cascata. L’esperienza passata ci fa guardare con timore a tale ipotesi, in quanto, spesso, il subappalto è stato un sinonimo di minore sicurezza sul lavoro. L’Unione europea, però, ragiona in maniera diversa, lanciando una sfida al nostro Paese. Ogni ostacolo al subappalto è un ostacolo alla concorrenza, per cui la partita si sposta necessariamente sul versante dei controlli e, soprattutto, sulla capacità di alimentare una cultura della sicurezza del lavoro.

di Francesco Paolo CaponeSegretario Generale Ugl