Putin annuncia armi nucleari in Bielorussia da luglio

«Sono in corso battaglie molto brutali, ma stiamo vedendo dei risultati». Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nelle ore in cui dovrebbe essere iniziata la controffensiva ucraina. Non sono stati fatti annunci ufficiali – nel consueto bollettino quotidiano, il ministero della Difesa ucraino si è limitato ad osservare che «il nemico rimane sulla difensiva» –, ma osservatori ed analisti esterni, che monitorano la situazione, hanno riferito diversi movimenti dell’esercito ucraino, soprattutto nella regione di Zaporizhzhia. Sull’andamento degli attacchi, Kiev continua a mantenere il massimo riserbo. Al contrario di Mosca che invece ha annunciato di aver respinto diversi attacchi, eliminando decine di soldati e distrutto alcuni mezzi militari ucraini, senza comunque fornire prove. La guerra in Ucraina ha modificato gli equilibri nella regione – Paesi storicamente neutrali (tipo Svezia e Finlandia) hanno chiesto di entrare a far parte della Nato, ad esempio – e continua a farlo. Incontrando oggi a Sochi il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, il leader del Cremlino, Vladimir Putin, ha annunciato che il dispiegamento di armi nucleari russe in Bielorussia avrà inizio una volta conclusi i lavori di costruzione delle installazioni necessarie, dopo il 7 o l’8 luglio, ha riferito l’agenzia di stampa russa Interfax. La Svezia invece permetterà a truppe e armamenti Nato di basarsi su territorio svedese in via temporanea, hanno annunciato il premier svedese, Ulf Kristersson, e il ministro della Difesa, Pål Jonsson, in un articolo sul quotidiano svedese Dagens Nyheter, aggiungendo anche l’aumento di livello di interoperabilità della difesa svedese.