In discesa la disoccupazione, compresa quella giovanile, e il tasso di inattività

Aprile si è chiuso, stando ai dati Istat, con tre segnali molto incoraggianti sul versante del lavoro, a conferma di come la ripresa economia e la crescita del prodotto interno lordo si stanno traducendo in fatti concreti. Il tasso di occupazione è infatti aumentato dello 0,2% che, tradotto in valori assoluti, significa 48mila posti di lavoro in più. Nel trimestre rispetto ai tre mesi immediatamente precedenti, gli occupati sono aumentati di 123mila unità. Il tasso di occupazione sale di conseguenza al 61%. Nello stesso periodo e sempre su base mensile, il tasso di disoccupazione scende al 7,8%, con quello giovanile al 20,4%. Nel primo caso, la riduzione è dello 0,1%, mentre nell’altro è di un più consistente 1,4%. Scende anche il tasso di inattività, seppure di poco. Segnali, quindi, decisamente incoraggianti che precedono, peraltro, gli effetti del decreto-legge Lavoro che ha avuto il via libera nel Consiglio dei ministri del 1° maggio. Il provvedimento urgente, come noto, è stato apprezzato da Cisl e Ugl, mentre non sono mancate critiche da parte di Cgil e Uil. Il testo, fra le altre cose, prevede ulteriori incentivi alle assunzioni, comprese quelle molto sostanziose riservate alle imprese che assumono personale con disabilità. Si tratta di una novità molto interessante, caldeggiata dalla Ugl durante il vertice a Palazzo Chigi del 30 aprile con la premier Giorgia Meloni e i sindacati confederali.